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venerdì 15 aprile 2011

Un esempio guidato di saggio breve su un argomento di carattere artistico-letterario


 Argomento:  Il rapporto tra uomo e libero arbitrio nell’Umanesimo

Documenti

1. Stabilì finalmente l’ottimo artefice che  a colui cui nulla poteva dare di proprio fosse comune tutto ciò che aveva singolarmente assegnato agli altri. Perciò accolse l’uomo come opra di natura indefinita e postolo nel cuore del mondo così gli parlò: “ non ti ho dato, o Adamo, né un posto determinato, né un aspetto proprio, né alcuna prerogativa tua perché quel posto, quell’aspetto, quelle prerogative che tu desidererai, tutto secondo il tuo voto e consiglio ottenga e conservi.[…] Ti posi nel centro del mondo perché di te stesso quasi libero e sovrano artefice ti plasmassi e ti scolpissi nella forma che avresti prescelto.  ( Pico della Mirandola, Oratio de hominis dignitate)

2. Che cosa può esservi infatti di più ragionevole, per afferrare a pieno sottili verità, della discussione, quando sembra che più occhi osservino da ogni parte l’argomento posto in mezzo, in modo che nulla resti che possa sfuggire, o rimaner nascosto, o ingannare lo sguardo di tutti? ( (L. Bruni,  Dialogi ad Petrum PAulum Histrum)

3.  Da molti veggo la fortuna più volte essere sanza vera cagione  inculpata, e scorgo molti per loro stultizia scorsi ne’casi sinistri, biasimarsi della fortuna e dolersi d’essere agitati da quelle luttuosissime sue unde, nelle quali stolti sé precipitarono. Ma se alcuno con diligenza qui vorrà investigare qual cosa molto estolla e accresca le famiglie, qual anche le mantenga, costui apertamente vederà gli uomini le più volte aversi d’ogni suo bene cagione e d’ogni  suo male, né certo ad alcuna cosa tanto attribuirà imperio che mai giudichi ad acquistare laude, amplitudine e fama non più valere la virtù che la fortuna. […] Non è potere della fortuna, non è, come alcuni sciocchi credono, così facile vincere chi non voglia essere vinto. Tiene gioco la fortuna solo a chi se gli sottomette. ( Leon Battista Alberti, Libri della famiglia, Prologo)

4.  Quant’è bella giovinezza
Che si fugge tuttavia!
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza( Lorenzo de’Medici, Canzona di Bacco e Ariana)

5.  Quando la rosa ogni suo’foglia spande,
quando è più bella, quando è più graita,
allora è buona a mettere in ghirlande,
prima che sua bellezza sia fuggita:
sicchè fanciulle, mentre è più fiorita,
coglian la bella rosa del giardino  ( Poliziano, I’mi trovai fanciulle in un giardino)




Dopo avere letto attentamente i testi e annotato di ognuno il tema e il contenuto, si passa alla vera e propria fase progettuale, cioè alla raccolta delle idee e alla definizione della tesi.




LISTA DELLE IDEE SULLA BASE DEI DOCUMENTI E DELLE PROPRIE CONOSCENZE DI STUDIO

1.      La centralità dell’uomo nella cultura umanistica introduce un criterio di razionalità nella costruzione di qualunque attività e opera dell’uomo: (vd. nascita della prospettiva, celebrazione della vita in società, , la nuova dignità dell’artista come artifex)
2.      L’uomo come artefice del proprio destino, architetto, costruttore di sé e della propria fortuna ( vd. Pico della Mirandola, L.B.Alberti, ma anche Machiavelli ne Il Principe: Virtù e Fortuna)
3.      Esaltazione della parola e del discorso come strumento di indagine e di conoscenza della realtà ( dalla Verità da dimostrare ( Medio evo) alla Verità da ricercare nel dialogo e nel confronto attivo delle opinioni
4.      Luci e ombre dell’Umanesimo:  dalla consapevolezza della precarietà e della provvisorietà dell’uomo, essere finito, non scaturisce una tensione ascetica  al trascendente ma una celebrazione della vita e della sua bellezza in una prospettiva terrena e laica.

A questo punto, è possibile definire l’idea di fondo: in questo caso si tratterà di dimostrare che la visione ottimistica dell’uomo alla base del pensiero umanistico determina un mutamento nella concezione della realtà che interessa ogni ambito, morale, civile, politico, artistico. Tale visione tuttavia non rimuove le inquietudini che accompagnano la vita di ogni uomo, diviso tra la coscienza delle proprie capacità e la consapevolezza della propria finitezza.


SVILUPPO DELLA SCALETTA

L’Umanesimo è caratterizzato da un processo di rivalutazione dell’uomo e da una nuova visione dei suoi rapporti con il mutevole complesso delle circostanze esterne. L’uomo rinascimentale sente di essere artefice della propria esistenza e di possedere la facoltà sia di elevarsi fino a raggiungere il divino, sia di regredire alla condizione dei “bruti”, come sostiene Pico della Mirandola nel fondamentale trattato De hominis digitate[P1] .
  Ciò che si intende qui  illustrare è come questa fiducia nell’uomo abbia ripercussioni su ogni aspetto della realtà, dalla rappresentazione dello spazio e del tempo al modo stesso di indagare la verità e di organizzare la conoscenza,  alla realizzazione di una società armoniosa e regolata dalla Ragione[P2] .  Le due voci potenti di Leon Battista Alberti e di Pico della Mirandola si congiungono nel richiamare l’uomo alla propria responsabilità di costruttore di se stesso e del proprio ambiente: la parola creatrice del Dio di Pico  Ti posi nel centro del mondo perché di te stesso quasi libero e sovrano artefice ti plasmassi e ti scolpissi nella forma che avresti prescelto”  risuona nell’esortazione laica dell’Alberti a operare con retta ragione e virtù “  vederà gli uomini le più volte aversi d’ogni suo bene cagione e d’ogni  suo male[P3] ” .
LA fiducia umanistica nelle possibilità dell’uomo di farsi centro del mondo, architetto della realtà naturale e storica trova la sua massima espressione artistica nella conquista della prospettiva, che sulla base di precisi rapporti matematici consente di rappresentare naturalisticamente la realtà ridando volume e corpo alle cose. Ugualmente, le grandi opere architettoniche di Brunelleschi, nella rigorosa geometria dei rapporti volumetrici e spaziali celebrano il dominio dell’ homo artifex sulla natura[P4] .
  L’introduzione di un principio ordinatore razionale costituisce un’importante conquista del pensiero, che nell’età umanistica non è mai separato dalla dimensione sensoriale e dal godimento estetico che ne deriva. La rivalutazione dell’uomo passa infatti anche attraverso il recupero della natura e della fisicità della vita, dell’amore e della bellezza terrena che tornano a essere percepite nella loro  autonomia e pienezza[P5] .

Il riconoscimento del corpo e della materia come fonte di piacere anziché causa di demoniache tentazioni è uno degli aspetti su cui maggiormente si misura la distanza fra il pensiero umanistico-rinascimentale e quello medievale. Basta  ricordare il doloroso dissidio del Petrarca, uomo davvero “ di soglia” nel suo duplice desiderare il terreno e lo spirituale per avvertire la pienezza del canto paganeggiante di un Lorenzo de’Medici o di un Poliziano, dietro il quale semmai si insinua appena la malinconia del tempo che fugge e che bisogna sapere cogliere nella assolutezza di un oggi da godere e costruire[P6] .





 [P1]LEAD: è la introduzione che serve per impostare il ragionamento

          [P2]FOCUS: è il punto focale, l’elemento centrale della tesi dibattuta nel saggio: esso deve essere molto chiaro, razionale e sintetico.


          [P3]
L’AMPLIAMENTO DEL FOCUS E L’ANALISI DEI DOCUMENTI: costituisce lo sviluppo del ragionamento  e al suo interno vengono citati, raffrontati, discussi, interpretati i documenti.


AMPLIAMENTO DEL FOCUS

AMPLIAMENTO DEL FOCUS CON INTRODUZIONE DI UN NUOVO ASPETTO

AMPLIAMENTO DEL FOCUS

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