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lunedì 7 febbraio 2011

Il testo argomentativo


 Dedicato in particolare ai ragazzi di 2 e di 3 che si preparano al saggio breve, ma può essere utile anche a quelli di 1.

Il testo argomentativo


Un testo argomentativo è un testo costruito su una opinione che deve essere sostenuta da adeguati argomenti e intorno alla quale si cerca il consenso del pubblico. La sua funzione è dunque persuasiva. Su questa funzione persuasiva dobbiamo però fare subito una precisazione.  Il più evidente carattere persuasivo è quello volto a formare o modificare nel destinatario un giudizio che produrrà poi un’azione: hanno questo tipo di finalità persuasiva le arringhe difensive o accusatorie, un comizio o un intervento di carattere politico.
 Nel caso di un saggio, di una recensione, dell’articolo di fondo di un giornale  il carattere “persuasivo” non consiste, evidentemente, nell’indurre un’azione, ma nell’ottenere il consenso intorno alla opinione-valutazione che intendiamo esprimere  e che, come abbiamo detto, costituisce il centro del testo argomentativo. Per raggiungere questo risultato occorre che l’opinione soggettiva ( tesi)  sia adeguatamente motivata, cioè sorretta da prove  (argomenti ). Chiamiamo dunque tesi l’opinione, il punto di vista, il problema che vogliamo presentare e argomenti i dati, le prove, i ragionamenti addotti a sostegno di essa.  

I più ricorrenti argomenti sono costituiti da:
  1. Dati statistici
  2. Testimonianze
  3. Il parere di un personaggio autorevole o un’affermazione di carattere gnomico
  4. Idee e principi largamente condivisi che hanno quindi un’intrinseca autorità comprovata dalla tradizione o dall’esperienza: sono le cosiddette “verità valoriali” , fondate cioè sui valori che una collettività riconosce come acquisiti
  5. Confronti per analogia o contrasto: abbiamo analogie quando si paragonano due situazioni per i caratteri di similarità fra loro. Il ragionamento per analogia può anche condurre a prevedere, sulla base di un fatto, gli sviluppi futuri e le conseguenze dell’altro fatto ( per esempio, l’ imperialismo moderno ha alla sua base una concezione etnocentrica  non dissimile da quella che giustificava l’imperialismo romano).
Il ragionamento contrastivo è peraltro sempre una forma di procedimento    analogico e contrario,  in quanto si fonda sull’esame di due fatti  omogenei tra loro di cui si osservano le differenze significative ( per esempio, il confronto fra visione teocentrica medievale e antropocentrica rinascimentale)
6.  Conseguenze positive o negative di un comportamento o di un fatto

I mezzi con cui si rende persuasivo un discorso sono di due tipi:
1. razionali (gli argomenti, le prove, i documenti ecc.)
2. affettivi  (giocati sul duplice piano dell’emittente (ethos) e del destinatario ( pathos-)

L’ethos è il carattere che deve assumere l’oratore per accattivarsi l’attenzione e guadagnare la fiducia del pubblico.
Il pathos non è solo ciò che provoca emozione e commozione ma tutto ciò che suscita una reazione nel destinatario, dunque anche lo sdegno, l’ira, la simpatia o l’antipatia.  Anche l’ironia può essere utilizzata come una forma di argomento “patetico” che farà leva però più sul piano intellettuale che su quello emotivo.


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