Post più popolari

lunedì 17 gennaio 2011

Qualche esercizio per migliorare la scrittura


Esercizio sulle forme della coesione


1.  Inserisci i connettori mancanti che possono assicurare coerenza logica e coesione  al testo scegliendoli tra quelli riportati sotto al brano


Dicendo che nella concezione cristiana il mondo è un’ombra (o una anticipazione o una prefigurazione) del vero mondo eterno dell’aldilà, si fa riferimento a un fenomeno che prende il nome di concezione figurale     un grande studioso tedesco di Dante, E.Auerbach ha utilizzato per una più profonda comprensione della Commedia.

    la Bibbia racconta che gli Ebrei furono liberati dalla schiavitù d’Egitto grazie al soccorso di Dio, essa racconta un fatto storico.      nell’interpretazione medievale questo fatto storico, vero in sé, prefigura un altro fatto storico ancora più importante: la liberazione dell’umanità, con la redenzione di Cristo, dalla schiavitù del peccato. Ebbene, in questo caso si dice che il primo fatto è figura      anticipazione e prefigurazione del secondo, nel senso che lo annuncia. LA concezione figurale si basa sul presupposto che entrambi i fatti messi in relazione siano storici.
   Secondo la concezione cristiana medievale, l’intera vicenda terrena è una anticipazione e prefigurazione del destino eterno.  L’originalità di Dante sta nell’avere assunto la prospettiva del destino eterno anziché quella terrena,       nell’avere concepito una visione che vede come già adempiuta la realtà figurale. Nella Commedia       il mondo terreno appare già interpretato dal giudizio divino e ci viene presentato dal punto di vista di tale definitiva interpretazione.
Consideriamo dal punto di vista della concezione figurale le due guide di Dante, Virgilio e Beatrice. La realtà umana e storica di tali personaggi è evidente,      non è in contrasto con l’esistenza di un soprasenso che arricchisce il loro significato nel poema. Virgilio è guida in nome della ragione e della sapienza terrena; Beatrice è guida in nome della teologia e della fede,       entrambi possono esprimere tali significati solo in quanto storicamente li hanno espressi.        Virgilio era ritenuto da una diffusa tradizione medievale un annunciatore della imminente venuta  di Cristo e una guida verso la conversione      egli stesso non si fosse convertito. Beatrice era stata per Dante sulla terra, come egli ha raccontato nella Vita Nuova, un’ispiratrice quasi angelica e uno stimolo al bene;        nell’aldilà tale funzione figurale si adempie   ella può guidare in modo compiuto il suo fedele fino al cielo più alto.

e, che, cioè, ma, benché, quando, infatti, dunque, ora


2. Trasforma in un unico periodo gli enunciati in cui compaiono le parole sottolineate, cercando le opportune forme di coesione

Per una breve stagione ( XI-XII sec.), nella cultura laica del mondo cortese si afferma un’idea dell’amore come passione naturale e fatale. L’amore non solo esclude ogni condanna moralistica, ma acquista il carattere di una forza positiva, dominata dalla bellezza e dalla virtù della donna.

Questo modello nuovo di passione assoluta trova il suo teorizzatore in Andrea Capellano. Questo tipo di amore ispira il romanzo cavalleresco europeo.

Nella tradizione religiosa medievale l’amore-passione porta all’inferno. Nella tradizione laica, influenzata dalle correnti materialistiche dell’aristotelismo, è disgregazione e follia.

In ambiente comunale è il poeta Guido Cavalcanti a dare voce all’esperienza più drammatica e negativa della passione d’amore. Questo non dipende solo dalla crudeltà della donna. Dipende soprattutto dalla natura stessa dell’amore. Cavalcanti indaga con rigore filosofico e scientifico la natura dell’amore, ispirandosi alle teorie allora dibattute all’università di Bologna.

A metà Trecento, anche lo scrittore laico Boccaccio rifiuta il pessimismo cavalcantiano. Boccaccio rivaluta l’istinto amoroso. Boccaccio anticipa anche una nuova morale che non demonizza più la natura e il piacere.



Esercizio sulla coesione testuale


Organizza in unico periodo sintattico gli enunciati semplici sottolineati


  1. La prima guerra mondiale rappresentò un’occasione importante per verificare la forza e le prospettive politiche dell’Italia. L’Italia era reduce da un decennio di modernizzazione. Giolitti in questo decennio era stato il dominatore incontrastato della scena parlamentare

  1. Nacque un animato dibattito tra gli interventisti e i neutralisti. Gli interventisti chiedevano l’intervento  in guerra dell’Italia accanto ad Austria e Germania. I neutralisti non volevano che l’ Italia entrasse in guerra. In un primo tempo fu quest’ultima linea a prevalere.  Infatti, il patto stipulato con la Germania e l’Austria prevedeva una alleanza di carattere solo difensivo. L’Austria invece aveva attaccato la Serbia.

3. Tra gli interventisti bisogna segnalare innanzi tutto coloro che vedevano nella partecipazione alla guerra un’occasione importante per l’Italia. Questa occasione era quella di affermare gli ideali di un’Europa libera e fondata sul rispetto delle nazionalità. Per altri motivi erano favorevoli all’intervento i liberal -conservatori che volevano voltare pagina rispetto al periodo giolittiano. Essi volevano partecipare al conflitto. Essi volevano ostacolare l’avanzata del socialismo. Volevano anche favorire lo sviluppo della grande industria e acquisire una posizione di forza sull’Adriatico.






Nessun commento:

Posta un commento